
Ho sempre considerato lo sport in generale e il calcio in particolare competizioni dove la sportività e la lealtà dovrebbero regnare sovrani. Purtroppo non è sempre così, anche se la maggior parte degli atleti si comporta correttamente.
Questa volta ci prendiamo una piccola licenza di dissentire su questo concetto seppur occasionalmente, perché il ricordo di quanto è successo nella gara di andata con la Lazio non è stato completamente digerito.
Premetto che ritengo indispensabile che qualsiasi protesta o disappunto si voglia mettere in atto lo si debba sempre fare in maniera civile e non violenta. Tra pochi giorni gli aquilotti della Capitale si presenteranno sul prato verde di San Siro. Il ricordo del comportamento di alcuni giocatori laziali, che si sono resi protagonisti di un atteggiamento scarsamente nobile nei minuti finali della partita dell’Olimpico con un giocatore nerazzurro a terra, mi rende particolarmente stizzito, come direbbe un caro amico.
Dal portiere Pepe Reina, a Sergej Milinkovic-Savic passando per Ciro Immobile fino a Felipe Anderson. Questi signori, come colpiti da una cecità improvvisa e sordi ai vari richiami di interruzione da parti di alcuni compagni e della panchina, con il serbo che passava a pochi metri dal giocatore a terra, hanno volutamente approfittato di un avversario menomato per sfruttare la superiorità numerica segnando una rete.
Se qualcuno pensa di essere un campione dovrebbe ricordarsi che bisogna esserlo in tutto, per tutto e sempre in ogni occasione. Società e tifoseria biancoazzurra silenti, e meno male che siamo gemellati come tifoseria, insomma per me un brutto episodio.
Come dice il detto “rendere pan per focaccia” non con comportamenti similari, non sarebbe male. Fortunatamente, però, non appartengono alla nostra storia, quindi rumori sonori allo stadio a ogni tocco del pallone di questi signori, per biasimare in maniera eclatante un atteggiamento che non dovrebbe essere nel bagaglio di giocatori professionisti.
E quindi per chi va allo stadio una serena scelta, la semplice visione della partita o… musica maestro, per accogliere e salutare nel migliore dei modi questi nobili pedatori del mondo pallonaro.