CalcioInter

Anche l’Inter inciampa a Genova.

Arnautovic e Dragusin firmano il pareggio tra rossoblù e nerazzurri

È piuttosto difficile raccontare la gara tra Genoa e Inter basandosi esclusivamente sulle emozioni create dalle due squadre attenendosi strettamente alle occasioni da gol. Non è stata infatti certamente una partita ricca di spunti da questo punto di vista. Le assenze in casa Inter hanno finito per influire in modo particolare sulla qualità di gioco e sulla quantità di occasioni che la squadra di Inzaghi ha saputo creare. L’atteggiamento tattico della squadra di Alberto Gilardino ha poi contribuito significativamente a creare un intasamento ordinato per impedire ai nerazzurri il normale sviluppo del gioco. Un’ottima organizzazione tattica dei rossoblù ha infatti portato l’Inter a non avere il solito spazio per sviluppare gioco offensivo. Se a questo aggiungiamo la poca brillantezza generale dei singoli della squadra di Inzaghi ci rendiamo facilmente conto di come fosse difficile risolvere il rompicapo Genoa. L’assenza di Lautaro Martínez ha infatti influito molto anche sulla prestazione di Thuram, protagonista di una delle prove più incolori della stagione proprio perché i rossoblù sono riusciti ad inibire la caratteristica principale del francese che è la possibilità di aggredire lo spazio in campo aperto. Sono soprattutto Barella e Bastoni le note più positive della serata nerazzurra ed anche Carlos Augusto tutto sommato non ha fatto rimpiangere Dimarco pur senza creare particolari pericoli offensivi. Le emozioni dal punto di vista realizzativo si concentrano tutte nel finale di prima frazione. A passare in vantaggio è l’Inter che sugli sviluppi di un’azione personale di Barella che colpisce il palo permette poi ad Arnautovic di segnare il più facile dei gol a due passi dalla porta. Polemiche da parte del Genoa per un possibile fallo di Bisseck ai danni di Strootman agli albori dell’azione ma l’arbitro decide di convalidare la rete. Nel robusto recupero dovuto ad una lunga interruzione a causa dei fumogeni che hanno ridotto la visibilità dopo circa 15 minuti di gara riesce a trovare il gol del pareggio con Dragusin che colpisce di testa sugli sviluppi di calcio d’angolo e rimette il punteggio in parità. In questo caso forse non impeccabile Sommer che tocca la palla senza riuscire a deviarla ma a parziale scusante del portiere svizzero va detto che la conclusione del difensore rossoblù era particolarmente potente e ravvicinata.

Risultato che non cambierà nel secondo tempo quando entrambe le squadre producono troppo poco per meritare tutta la posta in palio. A nulla sono serviti i cambi tardivi di Inzaghi che senza Lautaro si trova ancora una volta con il nulla, offensivamente parlando, e con nessuno in grado di subentrare dalla panchina. Imbarazzanti i minuti sul terreno di gioco di Sanchez, ed Arnautovic al netto di un gol facile non riesce quasi mai ad essere incisivo e a trovare i giusti meccanismi di intesa con Thuram. Se a questo aggiungiamo un Calhanoglu meno brillante del solito e un Mkhitaryan con evidente bisogno di rifiatare, ecco che capiamo perché il pareggio finisca per essere quasi un risultato da accogliere con parziale ottimismo. Sulla carta questa potrebbe essere un’occasione persa per allungare in classifica ma certamente ben poche squadre saranno in grado di fare risultato a Genova sulla sponda rossoblù. Approfittare di una settimana intera di lavoro e sperare nei recuperi degli infortunati per dare di nuovo vigore al gioco è l’auspicio che accomuna tutto l’ambiente nerazzurro in questi ultimi giorni dell’anno solare.

 

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