CalcioJuventus

Dybala e un’autorete piegano un ottimo Sassuolo

Ai neroverdi non basta un super Pegolo, per la Juve c'è la Fiorentina

Una gara decisamente interessante quella che ha visto affrontarsi Juventus e Sassuolo in una sfida secca che metteva in palio la qualificazione alla semifinale di Coppa Italia contro la Fiorentina, che  poche ore prima nella sfida dell’Allianz Stadium aveva ottenuto la qualificazione superando l’Atalanta.

Alla Juventus bastano tre minuti per indirizzare la gara verso i colori bianconeri, un’iniziativa di Alex Sandro è all’origine dell’azione che consente al Dybala, di sbloccare il risultato con un inserimento in zona centrale. La partita sembra indirizzarsi nel migliore dei modi per la squadra di Allegri che si avvicina al raddoppio in un paio di occasioni in particolare con Vlahovic che però non è preciso nella conclusione. Dopo alcuni minuti di comprensibile sbandamento il Sassuulo riesce a mettere sul terreno di gioco un atteggiamento piuttosto propositivo che fa soffrire la Juventus per larghi tratti della partita. La squadra di Dionisi riesce a trovare il pareggio al culmine di un periodo di grande pressione offensiva: è una combinazione tra Scammacca e Traoré a consentire al centrocampista ex Empoli di calcare verso la porta è anche grazie ad una leggera deviazione la traiettoria diventa assolutamente imprendibile per Perin. Le due squadre continuano a giocare su buoni ritmi e il Sassuolo non disdegna partenze importanti soprattutto con Domenico Berardi che è particolarmente ispirato.

La seconda parte di gara non si discosta molto dalla prima con il Sassuolo che mantiene un atteggiamento piuttosto propositivo e la Juventus, pur provando qualche sporadica iniziativa, non riesce a venire a capo del rebus Sassuolo anche perché il portiere dei neroverdi Gianluca Pegolo è in serata di grazia. A 20 minuti dalla fine Dionisi decide di sostituire Berardi e Traoré pensando alla prossima gara di campionato contro la Roma ma togliendo questi due giocatori riduce notevolmente la pericolosità offensiva della squadra emiliana. La Juventus alza progressivamente il baricentro. Una clamorosa tripla parata di Pegolo evita che la Juventus passi in vantaggio ad un quarto d’ora alla fine con quattro  giocatori bianconeri che si vedono respingere in pochi secondi il tentativo di convertire in rete un pallone vagante. Qualche minuto più tardi ci prova ancora Vlahovic ma Pegolo è reattivo e neutralizza il pericolo. La giocata che indirizza definitivamente la gara arriva al 90º quando un errore di Scammacca lancia il contropiede della Juventus, nell’uno contro uno Müldür-Vlahovic il serbo riesce ad avere la meglio mette in mezzo un pallone assolutamente innocuo ma trova la deviazione del brasiliano Luan che mette completamente fuori causa il suo portiere che fino a quel momento era stato insuperabile.

Per la Juve arriva dunque una qualificazione sofferta, tutto sommato meritata ma che lascia aperti molti interrogativi sulla qualità del gioco espresso. Anche questa partita sembra evidenziare una compatibilità molto importante tra Vlahovic e Morata con la prestazione dell’attaccante serbo che è cambiata quando sul terreno di gioco è entrato l’ex attaccante di Chelsea e Atletico Madrid. Una menzione positiva Alex Sandro, autore di un’ottima partita che ha ricordato i suoi periodi migliori.

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