
Nel bagno infernale del calciomercato, Inter; Milan e Juventus stanno a colpi di piccone cercando di migliorare la propria rosa della prossima stagione. Nomi che fanno sorridere fino adesso, aspettando i colpi Sergej Milinković-Savić e Davide Frattesi. In uscita giocatori anche importanti (Sandro Tonali) e qualcuno in odore di soldi arabi (Marcelo Brozovic), perché il nostro calcio, ormai, si sta arrendendo alla richiesta di chiunque.
Lo stesso Edin Dzeko abbandonerà lo Stivale, perché lo stipendio da nababbo a 37 anni è sangue che l’Inter non può più versare. Fuori Roberto Gagliardini, Danilo D’Ambrosio, Milan Skriniar e, al momento, anche Raoul Bellanova. Le trattative sono tutte da ridere se uno pensa al portafogli del club nerazzurro. Il ritorno di Romelu Lukaku, dal Chelsea, il desiderio Frattesi se André Onana dovesse andare Oltremanica e Brozo in Arabia, il difensore Yann Aurel Bisseck dall’Aarhus, Carlos Augusto dal Monza, addirittura Milinković-Savić e César Azpilicueta dall’amico di merende Chelsea. Tra l’altro lo spagnolo prende dai Blues circa 8 milioni di euro. Il mondo gira al rovescio.
Dall’altra parte del Naviglio non stanno molto meglio, anche i milioni in teoria ci sarebbero. L’epurazioni di Paolo Maldini e Frederic Massara sembra aver fatto accapponare la pelle a molti. Dopo aver dato il foglio di via a Tiémoué Bakayoko, Sergiño Dest, Aster Vranckx e il vituperato Ciprian Tătărușanu, ovviamente a Zlatan Ibrahimovic, il Milan deve anche fronteggiare la partenza di Tonali e la lunga assenza di Ismael Bennacer (infortunio che lo terrà fuori per tutto il 2023).
Tra algoritmi, dati e statistiche il Milan prova a non fare la campagna acquisti della scorsa stagione. Le trattative sembrano a portare a un numero pari agli astanti dell’ufficio di collocamento degli anni Ottanta. Si comincia da Frattesi, si prosegue con Samuel Chukwueze, poi Daichi Kamada, Gianluca Scamacca, Carney Chukwuemeka (uno dei tanti esuberi del Chelsea), Luka Romero, altro giocatore dei Blues che porta il nome di Christian Pulisic, Morten Hjulmand, Tijjani Reijnders, Ruben Loftus-Cheek, Jérémy Doku, Ismaïla Sarr, Alvaro Morata, Arda Güler, Lazar Samardžić, Florentino Luis e Yunus Musah. Poi qualcuno sarà stato dimenticato in cantina. Domenico Berardi, ad esempio. Una lista da pastiglie per il mal di testa. Qualcuno è davvero interessante, altri sembrano un ripiego. Quanti di questi faranno parte del progetto? I soldi non sono infiniti e le scelte devono essere fatte.
A Torino la festa degli anni scorsi è finita. Angel Di Maria non c’è più, Juan Cuadrado è ai saluti, Alex Sandro è in cerca di un compratore, Leandro Paredes non è più nei piani del club, i ritorni di Denis Zakaria, Arthur, Weston McKennie, i mal di pancia di Enrico Chiesa e Dusan Vlahovic stanno alimentando un certo nervosismo. L’arrivo di Cristiano Giuntoli potrebbe gettare qualche dubbio in più sulla convivenza con Massimiliano Allegri. La Juventus avrà un’ondata di rientro di giovani molto interessanti: da Nicolò Rovella ad Andrea Cambiaso, da Hans Nicolussi Caviglia a Luca Pellegrini, oltre a Nicolò Fagioli, Fabio Miretti, Samuel Iling-Junior, un dato da non sottovalutare.
Alla Continassa, dopo aver riconfermato Arkadisz Milik, la società è anch’essa sulle tracce di Milinković-Savić (eterno desiderio), senza dimenticare di alcuni tasselli come Emil Holm sulla fascia (trattativa facile anche perché lo Spezia è retrocesso in B), Lucas Vazquez, altro difensore per colmare l’eventuale uscita anche di Leonardo Bonucci, Wilfred Singo, Álvaro Odriozola, a proposito di difensori, Timothy Castagne, dal Leicester retrocesso in Championship, il puledro di razza sulla fascia Fabiano Parisi, Jacopo Fazzini, sempre dall’Empoli, Timothy Weah (figlio di George) e Thomas Partey dell’Arsenal. Qualcuno è veramente top, altri sono scommesse. Le fiches non sono molte. Nicolò Zaniolo non è ancora dimenticato. Manca la Champions League. Una possibile permanenza di Adrien Rabiot potrebbe essere il vero acquisto. In attesa di Paul Pogba. E allora sarebbe un’altra storia.