Il Milan stravince il confronto contro la Lazio, lo vince in tutte le parti del campo, sul ritmo, sul palleggio e senza mai dare ai laziali la possibilità di rientrare in partita. Mike Maignan non viene chiamato in causa una sola volta in tutti i 90 minuti di gioco, dato che dimostra la grande prova di personalità, degli uomini di Stefano Pioli. Male la Lazio, gli uomini di Maurizio Sarri, come sei giorni fa contro l’Inter, sembrano indigesti all’aria di Milano. I rossoneri si riportano sotto, la Lazio frena bruscamente, la lotta Champions è tutta da vivere.
Sfida incrociata per la zona Champions League, il Milan ospita la Lazio di Maurizio Sarri in attesa di Roma Inter delle 18. Crocevia decisivo per gli omini di Stefano Pioli che, dopo il passo falso contro la Cremonese, sono obbligati a vincere per mantenere vivo il sogno quarto posto. Formazioni confermate quelle della viglia.
Partite che inizia a ritmi blandi, con Milan e Lazio che non accelerano anche per via del primo caldo che si percepisce a Milano. Prima del quarto d’ora una tegola si abbatte sul Milan e su Rafael Leao, costretto ad abbandonare il terreno di gioco per un problema muscolare. Gara che si sblocca per un ingenuità della difesa ospite, Marcos Antonio si fa rubare palla in area da Bennacer, che triangola con Giroud, prima di battere Ivan Provedel. Trovato il vantaggio la gara scende di ritmo, Il Milan non pressa e la Lazio non fa nulla per cercare il pareggio. Alla mezz’ora ci pensa Theo Hernandez a infiammare il popolo rossonero, prende palla dal suo portiere e, con una sgasata di 70 metri, scarica un sinistro che finisce sotto la traversa. Prevedel battuto per la seconda volta. Lazio senza reazione, la squadra di Sarri non impensierisce mai Maignan e compagni che amministrano il gioco senza mai subire la pressione dei giocatori biancocelesti
Pioli a inizio ripresa lascia negli spogliatoi Davide Calabria e Thiaw, al loro posto Kalulu e Kjaer. Ma è sempre il Milan che occupa stabilmente la metà campo laziale che appaiono troppo lenti, impacciati e sfiduciati per tentare una rimonta che, fino adesso, avrebbe dell’impossibile. Sarri prova a dare la scossa inserendo Manuel Lazzari al posto di Adam Marusic ma è sempre il Milan a creare pericoli agli ospiti. Su calcio d’angolo Thiaw anticipa tutti ma manda alto di testa. Partita che non decolla, i ritmi si abbassano da entrambe le parti, i rossoneri mantengono, a loro piacimento, il controllo del gioco e del campo senza mai dare l’impressione di lasciare spazi agli undici di Sarri.