Serata fresca a Milano dove l’Inter ospita il Monza per ottenere una vittoria che la proietterebbe al terzo posto in classifica dopo il pareggio del Milan a Bologna. Come contro la Fiorentina, Simone Inzaghi lascia a riposo Edin Dzeko e Lautaro Martinez, dentro Romelu Lukaku e Joaquin Correa. Spazio anche per Krjstian Aslani che prende il posto di Marcelo Brozovic in regia. Terzo anello blu completo dai tifosi del Monza che sono venuti a sostenere la propria squadra.
Primo tempo equilibrato
La partita inizia a buon ritmo con i nerazzurri che sfiorano il vantaggio con Lukaku che, di testa, ben appostato, non centra la porta. pochi minuti dopo ci prova Mkhitaryan da fuori area ma la palla finisce alta. Gara che si infiamma a metà tempo, Correa lanciato sulla sinistra incrocia bene ma De Gregorio devia, sulla ripartenza Colpani entra in area e mette un cross insidioso che De Vrij libera in scivolata. Poco dopo l’allenatore dei Brianzoli, Raffaele Palladino, è costretto a sostituire Stefano Sensi per infortunio, al suo posto entra Gianluca Caprari.
Primo tempo che vede l’Inter pensare più al Benfica che al Monza. La squadra di Inzaghi non pressa quasi mai il portatore di palla brianzolo, non alza mail il ritmo e la manovra lenta e prevedibile è di facile lettura per i difensori di Palladino. Come si è visto spesso durante la stagione, sembra più un problema mentale della squadra nerazzurra, quando affronta partite che non vengono reputate di cartello le gare vengono giocate senza tenacia, aggressività e decisione che spesso si è vista in Champions.
Male la ripresa
Ripresa che inizia con la sostituzione di De Vrij per infortunio, al suo posto Francesco Acerbi. E’ un bel Monza quello rientrato dagli spogliatoi, i brianzoli tengono bene il campo, con un palleggio elegante mantengono il possesso senza mai sembrare in affanno. Ma è l’Inter ad andare vicina al vantaggio, dalla sinistra cross di Bastoni, Lukaku di testa colpisce debolmente e De Gregorio salva la propria porta. Al 64′ occasione d’oro per il Monza, Pessina libera in area Dani Mola che, con un tiro a giro, mette i brividi al popolo interista.
Visti i problemi nel costruire occasioni da rete, Inzaghi cambia l’Inter: fuori Aslani, Mkhitaryan e Correa, dentro Brozovic, Calhanoglu e Lautaro Martinez. I cambi non trasformano l’Inter, anzi, sono i brianzoli che su calcio d’angolo vanno in vantaggio: Caldirola si libera della marcatura di Bastoni e di testa batte Onana. La possibilità del pareggio capita sul destro di Lautaro, ma l’argentino è troppo precipitoso e spara addosso al portiere ospite.
I nerazzurri colleziona il tris, dopo le sconfitte contro la Juventus e la Fiorentina arriva anche la terza contro il Monza. La squadra di Inzaghi è la brutta copia di quella ammirata in coppa contro il Benfica. Apparsa abulica, senza voglia, senza determinazione. L’attacco non riesce più a segnare, a eccezione del rigore di Lukaku in portogallo. Con questa media, 4 punti nelle ultime 7 partite di campionato la qualificazione alla prossima Champions diventa un miraggio.