In una partita decisamente importante l’Inter era chiamata a sottoporsi all’esame Lazio, in una gara che negli ultimi anni aveva spesso rappresentato un rompicapo irrisolvibile per Inzaghi e la sua truppa. Il pareggio di Genova della Juventus aveva dato a questa gara ancor maggiore importanza strategica per provare il primo piccolo allungo in classifica.
Nel suo sviluppo questa gara ricorda da vicino la recente trasferta di Napoli. Infatti la Lazio inizia la gara nel modo migliore mettendo grande il ritmo ed intensità nel suo gioco e avvicinandosi più volte dalle parti si di Sommer. Il predominio territoriale biancoceleste viene spezzato soltanto da un paio di ripartenze di Thuram che avendo spazi aperti riesce ad alleggerire la pressione con qualche efficace fuga in avanti.
Proprio come accaduto a Napoli però è nel finale della prima frazione di gioco che l’Inter trova l’episodio giusto per indirizzare la gara dalla sua parte. Non senza fortuna infatti Marusic commette una clamorosa leggerezza in un retropassaggio verso Provedel, ad avventarsi sulla traiettoria di palla è Lautaro Martinez che supera il portiere e riesce ad infilare la palla in porta nonostante la presenza di un paio di giocatori biancocelesti nei pressi della linea di porta che hanno provato a chiudere il più possibile lo specchio della porta all’attaccante argentino. La partita si sblocca dunque al 41º quando la squadra di Inzaghi riesce forse a colpire la Lazio nel suo miglior momento e nei minuti successivi approfittando dello sbandamento generale dei padroni di casa i nerazzurri potrebbero addirittura raddoppiare prima della pausa di metà gara.
Secondo tempo che comincia sulla falsariga di quanto si era visto nel primo con la Lazio che prova il massimo sforzo per provare a rientrare in termini di punteggio nella partita ma nonostante l’intraprendenza di Zaccagni e qualche buono spunto di Immobile la squadra di Sarri paga la poca incisività sottoporta e una serata decisamente negativa da parte di Felipe Anderson; l’esterno brasiliano è decisamente sottotono anche se che storicamente era sempre stato una vera bestia nera per i nerazzurri. Con il passare dei minuti la squadra di Inzaghi lascia sempre di più l’impressione di controllare al meglio il ritmo della partita facendo delle ripartenze un’arma di costante pericolo. Anche approfittando di una serata tutt’altro che positiva da parte del centrale difensivo spagnolo Gila che ha commesso non poche sbavature nel corso della sua gara. È proprio una ripartenza che permette all’Inter di trovare il raddoppio sull’asse Barella-Thuram. Un’azione personale di grande forza di entrambi i giocatori permette al francese di presentarsi a tu per tu con Provedel e batterlo, trovando il suo settimo gol in campionato confermando ancora una volta di completarsi alla perfezione con il sistema di gioco ideato da Inzaghi in questa stagione. Da qui in avanti la partita risulta completamente in discesa perché la spinta offensiva della Lazio è sempre meno efficace e lucida. Non basta nemmeno l’ingresso di Luis Alberto a restituire brillantezza ed inventiva offensiva ai biancocelesti. Negli ultimi minuti l’Inter si avvicina al terzo gol in un paio di iniziative del subentrato Carlos Augusto che però non trovano efficace finalizzazione da parte dei compagni.
Per l’Inter arriva dunque una vittoria davvero significativa che permette ai nerazzurri di guardare con grande ottimismo a questo finale di girone d’andata che potrebbe permettere alla squadra di Inzaghi di rinforzare ulteriormente la propria candidatura come favorito principale alla vittoria finale. In questo senso lascia qualche rammarico la gestione dell’ultima gara di Champions League che è costata ai nerazzurri il primo posto del girone e probabilmente un sorteggio infernale dall’urna di Nyon nella tarda mattinata di oggi.