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L’addio di Oriali all’Inter appare inevitabile

Il mediano più famoso d'Italia, dopo aver fatto anche le fortune dei nerazzurri, si dedicherà solo alla Nazionale

È un talismano? Può essere (lo definiva così José Mourinho). Una persona seria? Sicuramente (era il giudizio di Antonio Conte). Un eccellente professionista? Certamente (il pensiero di Roberto Mancini).

Anche se manca l’ ufficialità pare più che certo che Lele Oriali (campione del mondo da giocatore e campione europeo anche da dirigente) lascerà l’incarico nel club nerazzurro, dopo i leggendari trascorsi mourignani, il successo dell’ultimo scudetto interista e fresco di trionfo azzurro.

Poco propenso alla luci della ribalta con una presenza silenziosa, costante, fuor di ogni dubbio importantissima, ha saputo con estrema riservatezza e grandissima capacità districarsi nei gangli di uno spogliatoio, diventato famoso nel tempo per polemiche, invidie, pettegolezzi e gossip di giocatori vari. Poche parole, ma sempre quelle  giuste, nessuna minaccia ma tanto dialogo, una perenne simbiosi con l’allenatore di turno e se vogliamo dirla proprio tutta, personcine con un carattere poco malleabile.

La gavetta ha la sua importanza. Passato dai versi “dalla vita da mediano a rubar palloni perché nato senza i piedi buoni”, dedicatigli da Luciano Ligabue, a team manager di una prestigiosa squadra è un percorso non da tutti. E’ proprio questo, forse, che gli ha consentito di essere un campione non solo sul prato verde ma anche un apprezzato dirigente. Vivere e crescere vicino a conclamati campioni, alcuni in tutto e per tutto nel vero senso della parola, altri pieni di capricci e scarsi d’umiltà, gli ha permesso di essere sempre al posto giusto nel momento giusto, senza la benché minima polemica con una capacità di ascoltare e di farsi ascoltare sempre con modi e toni pacati.

Un vero signore. Questa separazione lascia l’amaro in bocca. Nella vita quando si perdono i punti di riferimento si soffre e si rischiano sbandamenti, speriamo di no. Ci auguriamo che i motivi di questa separazione siano più che validi. Non abbiamo idea di chi possa essere il sostituto, ma credo e speriamo, sarebbe cosa molto intelligente,  che la società in futuro si rivolga “al mediano” per qualche proficuo consiglio. Da un professore così qualsiasi alunno non dovrebbe perdere l’ occasione di apprendere.                                                                        Grazie di tutto Lele e buona vita.

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