
L’Inter si complica la vita. Invece di sfruttare il turno casalingo, la squadra nerazzurra perde in casa contro la Fiorentina e vede avvicinarsi l’Atalanta, vittoriosa a Cremona, in attesa delle gare di rivali nella corsa Champions. E’ la terza sconfitta consecutiva, dopo quella contro Spezia e Juventus, arriva anche questa contro la squadra di Vincenzo Italiano. Il dato preoccupante è la fase realizzativa della squadra nerazzurra, una rete nelle ultime tre gare e quattro nelle ultime sei partite. L’involuzione dell’attacco dei ragazzi di Simone Inzaghi è il vero problema degli scarsi risultati maturati nel mese di marzo,
Inzaghi alla vigilia di Juventus Inter di coppa Italia, sorprende il popolo nerazzurro schierando in attacco la coppia inedita Romelu Lukaku e Joaquin Correa. Italiano conferma gli undici del annunciati con l’ex Cristiano Biraghi omaggiato con uno striscione durante il riscaldamento.
Partita vibrante fin dalle prime battute d’avvio, merito anche della Fiorentina che è venuta al “Meazza” giocando a viso aperto. Le due squadre cercano fin da subito di prendere il controllo della gara, ne beneficia la sfida che diventa veloce, dinamica con rapidi capovolgimenti di fronte Ci prova Jonathan Ikonè dalla destra ma il tiro finisce fuori, risponde Robin Gosens con una bella girata di testa su azione d’angolo, ma la palla esce sopra la traversa. La prima vera occasione da rete capita sul destro di Gaetano Castrovilli, Denzel Dumfries perde malamente il pallone, Biraghi dalla fascia sinistra viola, pennella per il dieci viola che colpisce a botta sicura, ma trova sulla sua strada uno strepitoso intervento di André Onana.
Gli undici di Inzaghi hanno bisogno di una scossa, prova a dargliela Henrikh Mkhitaryan, partendo dalla sua area mette il turbo e fa fuori prima Dodô e dopo Igor, ma sul più bello si fa ipnotizzare da Pietro Terracciano. L’Inter riesce a sfondare solo sulla destra, le occasioni migliori partono dal piede di Dumfries, l’olandese è una spina nel fianco della difesa viola, ma spesso il numero 2 nerazzurro è impreciso nell’ultimo passaggio. Quando finalmente riesce a servire Lukaku in mezzo all’area, il belga spreca malamente cercando di dribblare tutta la difesa viola. Sulla sinistra, Gosens non riesce a creare pericoli, la presenza di Ikonè preoccupa il tedesco che pensa più a difendere che offendere. Infatti è proprio l’attaccante francese viola che, allo scadere di tempo, ha la palla del vantaggio a un metro dalla porta ma non gli riesce il tap-in decisivo.
La ripresa inizia come la prima parte di gara, Fiorentina subito pericolosa con Castrovilli, l’italiano con un tiro a giro sfiora l’incrocio con Onana che osserva la palla uscire. Passano due minuti e Lukaku si divora il vantaggio: servito da Alessandro Bastoni, il belga svirgola clamorosamente. Errore che non commette Giacomo Bonaventura, Arthur Cabral anticipa tutti sull’angolo battuto da Biraghi, il suo colpo di testa costringe Onana alla respinta corta e l’ex Milan deposita in rete, anticipando Bastoni, colpevolmente in ritardo.
Inzaghi corre ai ripari dentro Stefan De Vrij, Raoul Bellanova e Lautaro Martinez, fuori Bastoni, Gosens e uno spento Correa. Risponde Italiano, dentro Sofyan Amrabat e Riccardo Sottil, fuori Castrovilli e Riccardo Saponara. Partita che si gioca a senso unico, con gli uomini di Inzaghi alla disperata ricerca del pareggio, ma è ancora Terracciano che da pochi passi neutralizza il tiro di Bellanova. Inzaghi toglie Marcelo Brozovic, opaca la sua gara, e Mkhitaryan e inserisce Kristjan Aslani ed Edin Dzeko. L’Inter chiude la Fiorentina nella propria metà campo, ma gli attacchi sono più il frutto di una reazione nervosa che di una manovra ragionata. Ci vuole ben altro per andare in Champions.