CalcioNazionale

L’Italia doma il Belgio e vola in semifinale

Barella e Insigne stendono i Diavoli Rossi, a cui non basta Lukaku per evitare l’ennesima delusione

L’Italia vola a Wembley per il gran finale di Euro 2020: Belgio sconfitto 2-1 in una partita ricca di emozioni. Roberto Mancini ha trasformato gli Azzurri, che dominano nel gioco e rischiano solo in contropiede, l’antitesi del calcio all’italiana che siamo abituati a sorbirci da chi ci vuole insegnare il mestiere. 

La partita
Sugli scudi per l’Italia i più deludenti della sfida contro l’Austria: Marco Verratti domina a centrocampo e alla mezz’ora recupera il pallone decisivo per Nicolò Barella, sgusciante tra le cariatidi in rosso e abile a insaccare nell’angolino. Lorenzo Insigne dieci minuti più tardi irride Youri Tielemans e insacca col suo tiro a giro, sul quale Thibaut Courtois non può nulla. Al tramonto della prima frazione è Romelu Lukaku a trasformare il rigore della speranza, conquistato da un incontenibile Jeremy Doku contro lo spaesato Giovanni Di Lorenzo. Decisivo anche Gigio Donnarumma, con due prodezze su Kevin De Bruyne e lo stesso Lukaku.

Ripresa più combattuta e meno spettacolare, con l’Italia che spreca in avanti (Ciro Immobile non pervenuto) e il Belgio che cerca il pari: ma è Leonardo Spinazzola, con un recupero dei suoi, a negare sulla linea un gol fatto a Big Rom. Tutto il resto si può sintetizzare con la prestazione straordinaria di Giorgio Chiellini, ovvero duelli epici ma sofferenza controllata. Ci scompone solo il gravissimo infortunio di Spinazzola, il miglior esterno della competizione, a cui cede il tendine d’Achille ed esce in lacrime.

Il Diavolo fa le pentole ma non i coperchi
Al 90esimo l’esito è inesorabile: Azzurri avanti con merito, Belgio eliminato. La generazione d’oro dei Diavoli Rossi torna a casa ancora una volta senza trofei, nonostante da alcuni anni siano i migliori del ranking FIFA: stranezze dei coefficienti alla Beautiful Mind. Se non basta avere uno dei migliori portieri in circolazione, il top a centrocampo e un attaccante incontenibile per vincere, c’è solo da fare mea culpa.

Corrida spagnola
In una competizione in cui tutte le big si leccano le ferite, l’Italia vola in semifinale per la rivincita di Euro 2012 contro la Spagna. Comune denominatore: il colore degli avversari. Dopo Turchia, Svizzera, Galles, Austria e Belgio anche gli uomini di Luis Enrique sventoleranno la muleta rossa, ma il toro azzurro non ha nessuna intenzione di farsi irretire. Ci sono ancora vittorie e record da superare, sempre col sorriso.

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