Trasferta amara per la Juventus che non va oltre l’1-1 con il Venezia rallentando significativamente il suo tentativo di rimonta in classifica.
Gara che prende il via su buoni ritmi e viene caratterizzata da intensità della pressione sulle fonti di gioco avversarie anche se entrambe le squadre non producono grosse occasioni e non impegnano quasi mai i portieri. La Juventus ci prova nei primi minuti in due occasioni da calcio d’angolo ma senza impensierire mai Romero. Poi tocca a Dybala provare il tiro ma anche in questa circostanza Romero non si fa sorprendere. Per l’ex attaccante del Palermo arriva poi l’infortunio che lo costringe a lasciare anzitempo il terreno di gioco. Il Venezia prova a sviluppare qualche azione interessante soprattutto con le ripartenze anche se manca la precisione nella finalizzazione. Sono comunque davvero pochi gli spunti che entrambe le squadre riescono a proporre in questa fase di gara. Quasi come un fulmine a ciel sereno arriva il vantaggio dei bianconeri al 37º minuto di gioco quando Luca Pellegrini riesce ad arrivare in zona cross e mettere un pallone interessante per Morata che riesce a girare di prima intenzione realizzando il vantaggio bianconero. Proteste del Venezia a un possibile fallo di mano di Bernardeschi in avvio di azione ma l’arbitro decide di convalidare la rete e dunque il risultato cambia.
L’inizio della ripresa vede la squadra di casa essere progressivamente più intraprendente e la Juventus limitarsi ad assecondare questo sviluppo della partita senza continuare a spingere sull’acceleratore per cercare quella giocata che potrebbe mettere in ghiaccio la gara. Ecco che dunque la formazione lagunare si fa decisamente preferire in questo momento dell’incontro dove il più intraprendente sembra essere Johnsen che in un paio di circostanze impensierisce il portiere bianconero. Sono queste le avvisaglie che la squadra guidata da Paolo Zanetti prende progressivamente fiducia e sull’asse Haps-Aramu costruisce l’azione che porta al pareggio con il tiro da posizione centrale del numero 10 del Venezia che non lascia scampo a Wojciech Szczesny. Il risultato torna dunque in equilibrio al 55º. I lagunari continuano a spingere e almeno in un altro paio di circostanze si avvicinano al gol. La reazione dei bianconeri è tardiva e soltanto nell’ultimo quarto d’ora di gioco la Juventus torna ad avvicinarsi con convinzione e continuità all’area avversaria. Prima Morata e poi Rabiot ci provano senza fortuna. Tocca poi anche al Venezia una buona chance per avvicinarsi nuovamente al gol con Auramu ma la palla termina sul fondo.
Termina così la gara dove certamente i bianconeri hanno fatto qualcosa in più del primo tempo ma certamente non abbastanza per portare a casa il bottino pieno. Per il Venezia l’ennesima dimostrazione di un percorso di crescita costante che nelle ultime settimane sta facendo intravvedere un potenziale interessante che rende la squadra di Zanetti una realtà concreta nella seconda metà della graduatoria.