Sfida milanese in salsa araba
A Riad si disputa la finale di Supercoppa italiana tra Milan e Inter

E’ arrivata l’ora del dunque. Se dovessimo analizzare le ultime prestazioni di Milan e Inter, la Supercoppa italiana si disputerà in modo allegrotto, quasi scanzonato, quindi deludendo gli astanti che avranno la fortuna (o sfortuna) di seguire il match di Riad. Il calcio, però, ci ha abituati che quello che succede tre giorni prima non è mai quello che accadrà poi, facendo fare un respiro di sollievo ai più pessimisti. Ecco perché il derby che vale una stagione (in caso di delusione) potrà regalarci qualche sorpresa.
Chi arriva meglio – I campioni d’Italia non sembrano in gran forma, lo confermano i cinque punti conquistati in tre partite: vittoria con la Salernitana e poi due pareggi con Roma e Lecce. Dall’altra parte, i ragazzi di Simone Inzaghi hanno fatto meglio (una vittoria inattesa col Napoli) con due vittorie e un pareggio, anche se nelle ultime due gare il gioco è sembrato antidiluviano. Non è comprensibile che l’abilità tecnica dei nerazzurri sia andata in cantina in soli tre giorni. La gara contro il Verona è stata una litania indescrivibile.
La favorita – Numeri alla mano sembra l’Inter quella con più chance, ma nel derby non esistono favoriti. Gli alibi del Milan sono sicuramente più pesanti, viste le assenze in tutta la stagione, a partire da Mike Maignan per non dimenticare Zlatan Ibrahimovic. Poi Olivier Giraud che dopo i Mondiali non ha ancora staccato la spina. I nerazzurri, invece, ha avuto ai box per troppo tempo Romelu Lukaku, mentre Marcelo Brozovic è sostituito molto bene da Hakan Canhaloglu, che si è riciclato in una prezioso playmaker. Dare un pronostico è praticamente possibile.
La chiave – Tra i rossoneri Giraud è il castigamatti, mentre Rafa Leao è capace a spaccare le partite se gli lasciano spazio. Tra gli avversari occhio a Edin Dzeko e Lautaro Martinez che possono fare la voce grossa, ma attenti al duello a centrocampo tra Ismael Bennacer e Calhanoglu e tra Sandro Tonali e Nicolò Barella: sfide di alto valore tattico tra i primi due e di alta propulsione e agonistica nell’altra.