La partita più attesa della 14ª giornata è senza dubbio Napoli-Inter. Le squadre che si affrontano mantengono ampiamente fede alle aspettative con un ottimo avvio da parte dei partenopei che dopo nemmeno un paio di minuti impegnano Sommer in una parata davvero difficile su tiro di Elmas. La prima parte di gara viene giocata dalla squadra di Walter Mazzarri su ritmi altissimi che mettono in difficoltà i tentativi di uscire palla al piede da parte dei giocatori nerazzurri costretti lungamente a difendersi. Nell’unica occasione in cui riescono a ripartire però sfiorano il gol poco prima del 15º minuto quando una combinazione in velocità tra Lautaro e Thuram il francese riesce a segnare ma la rete viene annullata per fuorigioco millimetrico. Torna in avanti il Napoli che avvicina ulteriormente al gol con una traversa colpita da Politano. Nella seconda parte del primo tempo però l’Inter guadagna campo e progressivamente posta in avanti il proprio baricentro ed aumentando il numero di uomini in proiezione offensiva riesce a sbloccare il risultato proprio nelle ultime fasi di gioco: l’azione decisiva coinvolge Dimarco e Dumfries, l’olandese mette in mezzo e complice il velo di Barella la palla arriva in posizione centrale dove Calhanoglu si fa trovare pronto per una battuta a rete che diventa imprendibile per Meret. Da segnalare in questo caso le rimostranze del Napoli per un possibile fallo di Lautaro Martínez ai danni di Lobotka in avvio di azione.
L’approccio nel secondo tempo da parte dell’Inter è decisamente diverso; se nella prima frazione si può dire che la squadra nerazzurra abbia probabilmente ottenuto più di quanto meritato la seconda parte della gara è tipica di chi vuole legittimare il vantaggio. Il possesso palla risulta più fluido, i passaggi tra i centrocampisti efficaci e Carlos Augusto che si rivela un’ottima arma come braccetto in sostituzione dell’infortunato De Vrij regalano grande spinta all’Inter. Non mancano senz’altro di episodi che potrebbero riequilibrare la partita ma Sommer si erge ad assoluto protagonista della partita facendo una grande parata su Kvaratskhelia e poi qualche minuto più tardi le proteste del Napoli per un possibile tocco piede di Osimhen da parte di Acerbi. Al netto di queste 2 occasioni però l’Inter dimostra grande maturità e cinismo quando con una grande giocata di Barella realizza il raddoppio con una splendida azione personale del centrocampista sardo al 61º. Da questo momento in avanti la spinta del Napoli si affievolisce progressivamente e l’Inter mantiene agevolmente il controllo della partita fino all’ultimo sigillo di Thuram che suggella una grande prestazione di squadra realizzando il terzo gol che chiude definitivamente la partita a cinque minuti dalla fine.
Per l’Inter arriva una vittoria importantissima ed estremamente pesante anche se il prezzo pagato agli infortuni anche in questa serata concentrati nel reparto difensivo è piuttosto alto e potrebbe presentare il conto nelle prossime settimane.
Intanto comunque i nerazzurri portano a casa tre punti d’oro che sono un segnale fortissimo a tutte le altre contendenti per il titolo che dovranno certamente fare i conti con la squadra di Inzaghi che questa sera non ha senz’altro chiuso il discorso scudetto ma ha aperto autorevolmente la sua candidatura a favorita per la vittoria finale, a maggior ragione se a gennaio dovessero arrivare un paio di pedine in grado di allargare il ventaglio delle possibili scelte nel reparto arretrato ed avanzato.