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Derby vero

Finisce in pareggio un derby dalle mille emozioni, il Milan tiene l'Inter a -7 e la testa della classifica

Il derby finisce in pareggio: 1-1 recita il tabellino a fine match. Un risultato che, a conti fatti, sembra stare leggermente stretto all’inter e un poco largo al Milan (ma poi non di così tanto). La formazione di Inzaghi ha creato forse le migliori occasioni da goal, sfiorando il vantaggio con Nicolò Barella prima, con Lautaro poco dopo, e infine con Vidal, al netto del rigore splendidamente parato da Tatarusanu. Eppure, gli ultimi minuti di gioco hanno visto un Milan rinascere. La squadra allenata da Stefano Pioli, dopo un primo tempo giocato a ritmi elevati, ha sofferto nella prima metà del secondo tempo tanto da apparire sul punto di cedere da un momento all’altro. Non è stato così. Ed è proprio l’Inter a dover fare un gigante, enorme mea culpa.

Filosofia. Il calcio, come sappiamo sa essere spietato. E se, dopo aver assestato i giusti colpi e aver fatto traballare il rivale, non ti riesce di tirare il gancio vincente, l’esito finale potrebbe cambiare drasticamente. Barella (non in serata di grazia) esce per infortunio, Dzeko fa lo stesso e chi entra non è alla loro stregua. Dall’altra parte invece entra Ante Rebic (uno che la faccia da pugile ce l’ha davvero) e Alexis Saelemaekers a dare brillantezza e gamba. Gli ultimi minuti sono dominio totale rossonero, l’inter viene salvata dal palo prima e dalla campanella poi.

Al termine dell’incontro le facce dei due concorrenti raccontano più di opinioni e statistiche. Da un punto di vista tecnico non è stato un bel derby: errori marchiani, tiri errati da ambo le parti a porte sguarnite e\o a portieri battuti.

Derby vero. È stato un vero derby però, intenso e di quantità.  È stato un derby vero sugli spalti, con coreografie fantastiche e “cugini” con maglie differenti a tifare l’uno accanto all’altro.  È stato vero derby per quel Calhanoglu che segna e aizza il tifo rossonero portandosi le mani alle orecchie. È stato vero derby. Per chi lo ha vissuto è stato così. Un vero derby. Punto e stop.

 

I migliori. Sandro Tonali ha giocato una partita tosta. Sempre attento e aggressivo. È oramai il faro del centrocampo rossonero. Fikayo Tomori, il goal non sarà suo, ma lo stacco poderoso ha sicuramente impensierito il malcapitato De Vrij viziando il suo errore. Annichilisce Martinez.

Tatarusanu non sbaglia nulla e tiene in vita un derby che avrebbe potuto prendere una brutta piega parando il rigore a Lautaro Martinez. Erano molti gli scettici ma il portiere rumeno sta conquistando i cuori dei tifosi partita dopo partita. In ultimo, un plauso ai subentrati: Rebic e Saelemaekers hanno portato quella “ignoranza” calcistica di cui il Milan aveva disperato bisogno

 

I peggiori. Ballo-Tourè sta ancora vagando per il campo alla ricerca di Darmian: errore inaccettabile sul secondo rigore, sbaglia la lettura e non vede l’inserimento del terzino. Franck Kessie non è più lo stesso. Oltre ad averla combinata grossa sul calcio di rigore appare sempre indolente. L’immagine più significativa dell’ivoriano è il tiro sulla ribattuta del palo colpito a tempo ormai scaduto: sbaglia sia la scelta (avrebbe dovuto calciare con il piede destro) sia l’intensità, presentandosi troppo lasco al momento del tap-in.

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