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Il Derby d’Italia finisce in pareggio, rabbia Inter

Un rigore largo nel finale nega la vittoria ai nerazzurri. Espulso Inzaghi.

Cala il sipario sullo stadio di San Siro e il derby d’Italia tra Inter e Juventus finisce 1-1 nel tifo caldissimo del Meazza. Un tifo potentissimo, continuo, quello che San Siro aspettava da tempo. L’amaro è nel finale. Un fischio chiamato dal Var ed ecco che si materializza un pareggio che sembrava naturale fosse una vittoria. Allegri sbaglia l’impostazione del match, invece Inzaghi sembra un po’ carente nella gestione, soprattutto dei cambi. Mentre la Juve si accontenta e rimedia un pari in extremis con un rigore casuale e largo, l’Inter adesso si attirerà addosso dubbi e riflessioni. I nerazzurri avevano l’occasione e l'”obbligo” di sconfiggere i bianconeri ma si è persa in una ripresa troppo sottotono dopo un primo tempo di superiorità solare. Purtroppo il derby nella ripresa vira nella confusione, diventa avulso. Una battaglia sterilizzata, senza la spensieratezza del primo tempo e nella piattezza la Juve si trova meglio riuscendo a trovare la zampata per agguantare il pareggio. L’Inter si ritrova a quota 18 punti in classifica, a meno 7 da Napoli e Milan. Ora i nerazzurri torneranno in campo mercoledì in casa dell’Empoli.

IL MATCH – Non è una partita da occasioni a ripetizione, c’è tanta aggressività da entrambe le parti che a volte sporca le giocate.  Al 17′ l’esplosione di gioia di San Siro: Calhanoglu con un destro violentissimo scuote il palo e sulla respinta Dzeko di destro deposita in rete per l’1-0. La Juve, dopo aver preso gol, abbozza una reazione d’orgoglio ma non va oltre un diagonale di Cuadrado di poco a lato. Risultato giusto a San Siro alla fine della prima frazione: i nerazzurri giocano meglio e meritano di essere in vantaggio. Male invece i bianconeri che creano troppo poco.

Nella ripresa il confronto diventa una cantilena senza occasioni esagerate, mentre la tensione cresce, minuto dopo minuto. Il possesso passa alla Juventus che però non lo gestisce bene, ma l’Inter rimane vittima di sudditanza mentale che l’andamento delle cose non giustifica. I nerazzurri si lasciano portare dagli eventi a una piattezza senza senso concedendo possibilità a una squadra che fino al pareggio aveva sperato quasi esclusivamente negli episodi. L’evento che consegna il pareggio al match arriva attorno all’87, per un contatto tra Dumfries e Alex Sandro. Mariani richiamato dal VAR assegna il rigore: Dybala spiazza Handanovic per l’1-1 finale nel derby d’Italia.

 

INZAGHI Rosso al mister nerazzurro che ai microfoni spiega così: “Ho avuto un gesto di stizza che non è bello da vedere, ma credo sia normale quando all’89’ vedi fischiarti contro un rigore così”. 

 

UP&DOWN

UP

Dzeko –  7 gol in 9 partite. Ennesima partita da professore, fa sempre la cosa giusta. Torna sempre a dare una mano alla squadra in impostazione e va anche vicino alla doppietta.

Barella – Ormai le parole per lui si sprecano. Qualche errorino c’è, ma la partita del diamante azzurro non si può discutere. Non molla mai ed è in tutte le azioni offensive e difensive. Giocatore totale, vale da solo il prezzo del biglietto.

Perisic – Perfetto in fase difensiva, esemplare su Cuadrado. Spinge, crea spazi e nel secondo tempo va anche vicino al gol.

DOWN

Calhanoglu – In crescita ma ancora un po’ fuori dal gioco. Sicuramente meglio delle ultime prestazioni opache ma non convince ancora, troppe volte ci si chiede “ma è ancora in campo Calhanoglu?“.

Lautaro – Classica serata no, ma l’argentino è da qualche partita fuori forma. Fuori dal gioco, pochi palloni toccati. Il cambio doveva avvenire prima.

Dumfries – Basta un intervento per rovinare tutta la fatica fatta nella partita. Irruento.

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