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L’Inter non si ferma più

I nerazzurri sanno solo vincere. Gol di Vecino e Brozovic, per i giallorossi Mkhitaryan, poi chiude Lukaku. Lite Lautaro-Conte

Allo stadio di San Siro, l’Inter supera agevolmente la Roma per 3-1 e centra il quindicesimo successo interno consecutivo. Beneamata che apre le marcature con Brozovic e Vecino, Mkhitaryan illude i giallorossi, poi però Lukaku chiude il match. Grande prova dei nerazzurri che nonostante lo Scudetto già matematicamente conquistato, mostrano i muscoli e continuano a giocare con la fame di vittoria.

CENTO – Come le panchine interiste di Antonio Conte. Dal debutto in nerazzurro nell’agosto del 2019 (vittoria per 4-0 sul Lecce) Conte ha collezionato 74 partite di Serie A, 8 di Coppa Italia e 18 in Europa, 12 in Champions League e 6 in Europa League. Il bilancio è di 63 vittorie, 23 pareggi e 14 sconfitte. Conte è il tecnico con più successi sulla panchina interista dal 1929/30 (63, segue José Mourinho a 60).

LA PARTITA –  La Roma inizia subito forte per dare un senso alle ultime giornate. ma l’Inter seppur attendista è brillante, ancor di più a mente libera. Alla prima vera occasione infatti i nerazzurri passano in vantaggio con Brozovic che tutto solo di piatto beffa Fuzato. L’atteggiamento della Roma, che tiene la linea difensiva alta, invita l’Inter a divorare gli spazi lasciati a disposizione. Al 20′ Lukaku sguscia via tra le maglie giallorosse, poi serve Vecino a rimorchio che insacca per il 2-0. La Roma prova a reagire e ci riesce al 31′ grazie a Mkhitaryan che in ripartenza trafigge Radu con freddezza. L’atteggiamento dei nerazzurri di non regalare nulla però vince su tutto e poco dopo Ranocchia salva il risultato con un intervento prodigioso. La Roma col passare dei minuti prova il forcing nell’area nerazzurra. Niente da fare. Al 90′ ecco partire il freccia rossa: Barella lancia Hakimi che vola in campo aperto e serve Lukaku per il 3-1 finale.

SCINTILLE – Lautaro entra in campo per sostituire l’infortunato Sanchez e viene poi richiamato per lasciare spazio a Pinamonti. Il ‘Toro’ non gradisce e calcia una bottiglietta. Il mister rimprovera duramente il proprio calciatore e poi volano parole. Facce schiumanti di rabbia e mugugni. Dopo la lite, ad Appiano Gentile la squadra ha organizzato un incontro di boxe per risolvere la questione. Alla fine tutto finisce con un abbraccio. 

UP&DOWN

UP

Ranocchia – Sostituisce De Vrij e compie una prestazione esemplare. Interventi perfetti e salvataggio miracoloso su El Shaarawy. Sempre presente, uomo spogliatoio, interista.

Brozovic –  Sembra non finire mai l’ossigeno. Gli bastano dieci minuti per rompere l’equilibrio e poi tecnica e lucidità costante. Esultanza da oscar: granatiere.

Lukaku – Gol e assist, cosa si vuole di più dalla vita. Certezza e uomo squadra. Quasi tutti i palloni passano tra i suoi piedi. Inarrestabile anche a benzina finita.

DOWN

Sensi – Una mezzora per lui. Gioca semplice ma si vede che non ha i minuti nelle gambe. Qualche lampo isolato ma non riesce a farsi vedere durante il banchetto Inter.

Perisic – Partita leggermente sottotono rispetto alle ultime apparizioni. Spicca di più per quanto fa vedere nella fase difensiva rispetto a quando spinge.

D’Ambrosio – Qualche incertezza in avvio, poi entra in partita. Anche lui come Sensi soffre di mancanza di minutaggio., ma la sua prova alla fine è comunque onesta, tiene botta come sempre.

 

 

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