CalcioInter

Lukaku in partenza verso Londra, l’Inter trema

Il club nerazzurro tratta ma non si sbilancia sulla trattativa in essere con i campioni d’Europa

La paura più grande si sta realizzando. Il mondo Inter trema mentre Lukaku è vicino ad indossare la casacca del Chelsea per la prossima stagione. Le voci di un apprezzamento del club londinese per il belga sono vecchie di circa un paio di mesi. Romelu aveva reagito giurando fedeltà all’Inter e ripostando sui social le varie foto e i vari video dei festeggiamenti nerazzurri. Addirittura aveva promesso di lottare per rivincere lo scudetto senza Conte. Improvvisamente, dopo i continui rialzi della posta in gioco, sembra aver cambiato idea. Diventa ovviamente legittima l’irritazione nei suoi confronti da parte di chi lo riteneva e lo ritiene l’immagine del gruppo e delle ultime vittorie.

LA SITUAZIONE –  Dopo il no secco alla offerta da 100 milioni di euro rifiutata qualche giorno fa dalla dirigenza nerazzurra, adesso i blues intendono presentare una nuova proposta al rialzo. Al momento, l’ultima offerta concreta è di 100 milioni + il cartellino di Alonso, probabilmente non sarà l’ultima offerta, ma siamo in dirittura di arrivo. L’intenzione da parte della proprietà inglese è di chiudere l’affare entro 48 ore, in modo da avere Romelu a disposizione per la Supercoppa contro il Villarreal. Il giocatore comincia a spingere per una soluzione immediata, la contestazione comincia a toccare ovviamente anche lui e l’aria nerazzurra diventa pesante. La Beneamata ha smentito seccamente la notizia secondo la quale Lukaku avrebbe già salutato tutti, ma la sensazione è che sia solo questione di tempo.

DIRIGENZA VS PROPRIETA’ – Marotta, Ausilio e Inzaghi sono fortemente contrari alla cessione e hanno espresso alla proprietà i loro dubbi. La partenza di Lukaku sarebbe una gravissima perdita sotto tanti punti di vista, in primis quello tecnico. L’ultima parola ovviamente spetta alla famiglia Zhang e al fondo Oaktree. La dirigenza pensa di poter ottenere i risparmi necessari per far quadrare i conti anche senza il sacrificio di Lukaku. La proprietà invece preferisce vedere subito quei soldi, tanti soldi. La dirigenza ha messo in evidenza una grossa criticità nel piatto al momento offerto dal Chelsea: è vero che a quota 100 scatta una plusvalenza di circa 60 milioni, ma l’Inter deve riconoscere al Manchester United il 6% sulla rivendita, e non va mai dimenticato il 5% per il contribuito solidarietà previsto dalla Fifa. Ciò spiega perché l’affare non può essere chiuso sotto i 130 milioni.

RABBIA – Lukaku dopo aver giurato fedeltà, ha accettato l’offerta di ingaggio del Chelsea ed ora Marotta e Ausilio sono costretti a massimizzare i guadagni sulla cessione sperando di riuscire a sostituirlo nella maniera più degna possibile. Non ci nascondiamo, il bisogno di soldi c’è, ma è stato il belga a firmare il divorzio con l’Inter, accettando di fatto la proposta dei londinesi. Fosse stato irremovibile, come accaduto tempo fa con il Manchester City, Marotta e Ausilio non avrebbero proseguito i discorsi con il club di Stamford Bridge. Ma Lukaku, coi ricordi a breve termine velocemente annebbiati dai soldi, vuole il Chelsea.

Sullo sfondo rimane come sempre il popolo interista pieno di rabbia, già ferito da perdite alle quali era stata preparato, ma questa no, questa è diversa.

 

 

 

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