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Nazionale ai quarti tra record e paure

L'Italia supera 2-1 ai supplementari una tenace Austria: decisivi gli ingressi di Chiesa e Pessina, autori dei due gol

A Wembley la Nazionale fatica più del previsto contro l’Austria di Franco Foda: risolvono il match Federico Chiesa e Matteo Pessina con due reti nel primo tempo supplementare. Il gol nel finale di Sasa Kalajdzic mette i brividi, ma gli Azzurri reggono e volano a Monaco di Baviera per i quarti di finale.

La partita

Il ct Roberto Mancini aveva previsto che l’ottavo contro l’Austria sarebbe stato il momento più complicato dell’Europeo. Confermarsi dopo un girone dominato non era facile, tutti si aspettavano una goleada anche ieri sera e invece è stato tutto più complicato.

Un buon primo tempo ci aveva visto sfiorare il gol in un paio di occasioni, ma la fluidità di gioco non era la stessa delle ultime apparizioni: Domenico Berardi, Lorenzo Insigne e Marco Verratti hanno girato decisamente sotto la soglia della sufficienza e non possiamo permettercelo. Così nella ripresa la fisicità dell’Austria ci ha messo in difficoltà e solo per questione di centimetri non ci siamo trovati in svantaggio (gol annullato a Marko Arnautovic).

Ai supplementari, la nostra fortuna e bravura è stata di avere una panchina all’altezza: dentro Chiesa e Pessina, che nel giro di pochi minuti scavano un solco incolmabile per gli austriaci, pur rientrati in partita nel finale col gol dell’attaccante dello Stoccarda nel mirino del Milan.

Top e flop

Il migliore senza dubbio è Leonardo Spinazzola (premiato già 2 volte su 3 apparizioni in questo Europeo), incontenibile a sinistra. Bene anche Francesco Acerbi (seppur senza avversari di livello) e i subentrati Chiesa, Pessina e Belotti.

Prova impalpabile per Verratti, forse troppe aspettative su di lui. Male anche Berardi, che paga l’inesperienza in partite che contano davvero, e Insigne, sempre a caccia del salto di qualità quando l’avversario alza l’asticella.

Futuro

Ora che la Nazionale è tornata sulla Terra, aspettiamo la vincente tra Belgio e Portogallo: in ogni caso, sarà una grande partita con avversari tecnicamente più forti di noi, non banalizzandola alla sola sfida contro Romelu Lukaku o Cristiano Ronaldo.
Mancini dovrà coniugare il gioco espresso nei suoi 3 anni da ct con il pragmatismo che serve per superare questi scontri diretti, qualità che manca alla rosa italiana, zeppa di buoni giocatori ma poco vincenti a livello europeo e mondiale.

Record

Seppur non nella veste migliore, l’Italia comunque batte due record in una volta sola. 31 risultati utili consecutivi (superando Vittorio Pozzo) e 1168 minuti di imbattibilità (il precedente era detenuto da Dino Zoff). È innegabile che non sono più i tempi di vacche magre e disfatte con la Svezia.

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