A San Siro l’Inter supera l’esame Verona per 1-0 grazie a un Darmian ancora decisivo come nel match contro il Cagliari. L’Inter dopo questa vittoria arriva a 13 incontri casalinghi vinti consecutivamente in Serie A per la seconda volta nella sua storia: in precedenza ci era riuscita nel maggio 2011. Ora ai nerazzurri bastano cinque punti in sei partite per conquistare il titolo dopo undici anni.
LA PARTITA – La prima frazione di gioco si rivela divertente, cambi di possesso palla tra le compagini e pressing aggressivo dei ragazzi di Juric. L’Inter rimane più chiusa ma le occasioni non tardano ad arrivare. Al 3’ c’è una clamorosa occasione con Lautaro che tira sopra la traversa. Poco dopo Hakimi ingrana la quinta ma col sinistro spedisce a lato. Al 18′ ecco un’ulteriore chance sui piedi di Hakimi ma Silvestri nega la gioia. Alla mezzora si vedono gli scaligeri: Handanovic respinge un tentativo di Bessa, poi Barak spreca da distanza ravvicinata. Nella ripresa il Verona ha un’atteggiamento più spavaldo ma che non procura reali turbamenti ad Handanovic. Al 64’ Lautaro fa tremare di nuovo Silvestri dopo una splendida azione personale e al 70’ Hakimi centra in pieno il palo da calcio di punizione. Poi entra Darmian, e al 76’ su assist di Hakimi, il neo entrato regala il gol vittoria con un destro chirurgico. I veneti a testa bassa occupano l’area avversaria alla ricerca del pareggio ma non riescono a concretizzare. A fine partita Abisso annulla un gol a Faraoni, reo, secondo l’arbitro, di commettere fallo su Handanovic.
GOL ANNULLATO – La rete annullata al Verona continua a far discutere. L’esterno degli scaligeri tocca leggermente l’avambraccio di Handanovic in uscita e Abisso, sulla base della regola che il portiere nell’area piccola non può essere minimamente toccato, sceglie di annullare il gol. Il Var, non ritenendo che ci siano gli estremi del chiaro errore dell’arbitro, non sollecita la review lasciando al direttore di gara la valutazione dell’episodio.
UP&DOWN
UP
Darmian – È ancora lui l’uomo partita, l’uomo della provvidenza. Entra e spacca la partita con un destro chirurgico. Sempre pronto, sempre disponibile. Merita la nazionale.
Hakimi – È tornato il freccia rossa del Marocco. L’arma in più in questo finale di stagione è lui. Grande prestazione, suggellata da un palo su punizione e dall’assist per il gol di Darmian.
De Vrij – Ottima partita di tutto il reparto difensivo, però è lui il riferimento della retroguardia. Battaglia con Lasagna e non gli concede mai il tiro.
DOWN
Handanovic – L’uscita non irreprensibile sul gol annullato a Faraoni, poteva costare altri due punti dopo i quattro persi contro Napoli e Spezia. Graziato da Abisso.
Brozovic – Scarico e un po’ svogliato, sembra la copia da mercatino delle pulci. Sbaglia una notevole quantità di palloni.
Perisic – Non lo si vede quasi mai affondare e quando ci prova sbatte contro Faraoni perdendo sempre il duello.