
Cala il sipario sullo stadio di San Siro e il Derby della Madonnina finisce 1-1 dopo un turbinio di emozioni. Festa e rimpianti al Meazza che ribolle di passione, dove Milan e Inter danno spettacolo in uno dei derby più intensi degli ultimi anni. Nella stracittadina più attesa entrambe le squadre giocano a viso aperto, forse troppa attesa, troppa tensione, troppe aspettative e nessuna delle due compagini è riuscita a trovare il colpo del KO finale. Anche se la prestazione dei campioni in carica è stata assolutamente buona, in casa nerazzurra si mastica un po’ più amaro e si grida alla maledizione degli scontri diretti. Molti rimpianti per la Beneamata: un rigore sbagliato da Lautaro, due salvataggi sulla linea, un autogol e tre palle-gol clamorose dilapidate. Una cosa è certa: un derby così intenso e pregno di emozioni e significati dentro e fuori dal campo non si viveva da tanto.
IL MATCH – Il Derby della Madonnina parte subito a ritmi altissimi e senza un attimo di tregua. Dopo i primi duelli, il match si accende all’8: fallo di Kessie su Calhanoglu e calcio di rigore. Proprio il turco si fa consegnare il pallone da Lautaro e firma l’1-0 dal dischetto, andando a festeggiare sotto gli sguardi minacciosi della Sud. L’Inter è avanti e la reazione del Milan è rabbiosa ma lucida. Al 17′ da una punizione dalla trequarti battuta da Tonali, De Vrij colpisce di testa e insacca nella propria porta in maniera davvero sfortunata. Al 25′ Ballo-Touré stende Darmian in area, giallo e secondo calcio di rigore. Questa volta dal dischetto va Lautaro che viene ipnotizzato da Tatarusanu, bravo a respingere tuffandosi sulla destra. Nel finale di primo tempo c’è ancora spazio per l’Inter che sfiora due volte il raddoppio, prima Barella viene murato sulla linea da Touré, poi Lautaro di destro sfiora il palo da ottima posizione.
Nel secondo tempo la Beneamata forza i tempi, aumentando il ritmo e impossessandosi del pallone e del centrocampo, con il difetto di non trovare il colpo decisivo. Pericolosa prima l’Inter con Dzeko, poco dopo ci vanno vicini i rossoneri con Ibrahimovic. Prova poi a farsi perdonare Lautaro, ma il suo tiro viene deviato sopra la traversa. Pochi minuti dopo Calhanoglu calcia bene al volo con il destro verso il secondo palo senza però trovare la porta. Al 70′ ci va vicino due volte Vidal, appena entrato: con Kalulu che gli dice no due volte murando sulla linea. Da questo momento l’Inter si spegne, mentre il Milan, che pareva molto provato, negli ultimi dieci minuti torna fuori con prepotenza. Negli ultimi minuti è un assedio rossonero: Handanovic respinge in tuffo un bolide di Ibrahimovic su punizione, poco dopo Bennacer ha un’altra occasione per i rossoneri ma spara alto. Nel finale Kalulu non centra lo specchio dal limite e Saelemaekers colpisce invece il palo all’89’ con Kessié che sul tap-in calcia a lato. Brividi pazzeschi fino al pareggio che, nel derby, mancava dal 2018.
UP&DOWN
UP
Calhanoglu – Indemoniato contro la sua ex squadra, si procura e trasforma un rigore. Fischiatissimo e sotto gli insulti incessanti recita una delle sue migliori partite in nerazzurro.
Bastoni – Il migliore della linea difensiva. Recuperi, discese palla al piede, diagonali preziosissime. Presente e futuro difensivo nerazzurro.
Darmian – Si guadagna il rigore e macina chilometri con generosità. Stordisce Ballo-Tourè fino a costringere Pioli al cambio.
DOWN
Lautaro – Solita grinta ma manca tutto il resto. Continua il momento no, vuole fare troppo e non gli riesce nulla. Si fa parare il rigore e fallisce un gol facile.
Dzeko – Serata complicata per il bosniaco. Sponde intelligenti e sportellate vinte, ma non riesce mai a incidere.
De Vrij – Con Ibra è pari e patta, ma la spada di Damocle sulla sua testa è lo sfortunato autogol.