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Tokyo 2020: il volley ride, il basket piange

L'Italia raggiunge quota 15 medaglie

Tokyo 2020 sorride alle rappresentative del volley, entrambi vincenti, nel giorno in cui arriva il primo rovescio per la squadra di pallacanestro maschile.

Importante la vittoria dei ragazzi di Blengini contro il Giappone nella terza giornata per 3-1, affermazione che cancella la sconfitta per 3-0 contro la favorita Polonia.

I nipponici, che erano ancora imbattuti, si sono arresi dopo una gara combattuta che avevano riaperto conquistando il terzo set per 25-23.

Le quota rosa del volley, invece, sono ancora a punteggio pieno dopo due giornate e dopo la Russia a soccombere sono state le ragazze turche.

L’Italbasket, invece, perde nella seconda giornata, contro la quotata Australia per 86-83, in una contesa che ha mostrato pregi e difetti del roster di Sacchetti.

La difficoltà sotto canestro, ben testimoniata dai ben 16 rimbalzi offensivi dei “Boomers”, è stata il tallone di Achille di una nazionale che ha mostrato il solito Fontecchio in gran spolvero, un ottimo Mannion ed una grinta che fa ben sperare.

I limiti tecnici sono infatti spesso superati da un gruppo plasmato con maestria dal tecnico ex di Sassari e Cremona.

L’ultima sfida del girone sarà contro la Nigeria, sconfitta anche oggi dalla Germania per 92-99.

Team Usa ha invece sconfitto per 120-66 l’Iran, vendicando il brutto esordio contro i “galletti” francesi.

BASKET 3×3 FEMMINILE E LA “DIVINA”

L’avventura delle ragazze italiane nella categoria del 3×3 di basket si è interrotta questa notte nei quarti di finale.

Le azzurre, qualificate all’ultimo posto utile del girone, si sono arrese per 19-13 alla Cina salutando le Olimpiadi.

Federica Pellegrini, invece, si è classificata al settimo posto dei 200 metri stile libero femminile, un risultato che non cancella la straordinaria carriera della “divina” del nuoto italiano giunta alla sua quinta partecipazione ai giochi.

LE MEDAGLIE ITALIANE

Le medaglie italiane sono diventate nel frattempo quindici.

Soltanto una del metallo più prezioso, aspetto che penalizza l’Italia nella classifica generale.

 

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