Il rischio di cadere nel banale e nel ripetitivo esiste, perché banali e ripetitivi sono i copioni delle partite dell’Inter. Non sono bastati il risultato sbloccato subito dal gol di Gosens, una partita dominata ed una quantità di occasioni divorate allucinanti. Cambi discutibili, giocatori svogliati e superficialità in alcune occasioni sono stati gli ingredienti che hanno preparato la beffa finale del gol della squadra di casa arrivato oltre il 90º.
Non è bastata un’ora di dominio assoluto, due legni colpiti e un Ochoa in versione Spider-Man per garantire una vittoria che avrebbe avuto peso specifico notevolissimo. Una traversa colpita da Dia era l’unica occasione concessa dall’ Inter prima del gol bellissimo quanto casuale di Candreva che punisce ancora una volta la sua ex squadra e regala un punto preziosissimo in chiave salvezza alla squadra campana.
L’analisi a caldo non può prescindere dalla valutazione su alcuni giocatori che non hanno fornito di certo una prestazione brillante; a cominciare da chi è subentrato con un senso di indolenza ai limiti del vergognoso, da Brozovic e Lautaro Martinez, per arrivare a Dimarco, Dzeko e Gagliardini nessuno dei subentrati è entrato in partita ed anzi ha creato un notevole danno alla prestazione della squadra. Complessivamente buone le prestazioni di Asllani, Dumfries e Lukaku anche se pesa sulla valutazione un gol facile sbagliato dall’ attaccante belga. Merita senz’altro un posto in prima fila tra i bocciati anche Simone Inzaghi che con questi cambi ha finito per consegnare il pallino della partita in mano alla Salernitana che, pur non avendo creato troppe occasioni a senz’altro saputo approfittare dei cambi per guadagnare campo. Difficile capire con quale testa ora la squadra si presenterà nelle prossime partite quel che è certo è che di fatto il campionato dell’Inter finisce qui, grazie ad una situazione di classifica che si fa di settimana in settimana sempre più imbarazzante e vergognosa.
